Appello contro l’obbligo digitale, 11 punti per la consapevolezza digitale
La difesa dei beni pubblici (acqua, energia, beni naturali) comprende ora anche la comunicazione digitale globale, i nostri dati personali, la nostra privacy.
Il ruolo del Garante per la Privacy è reso ridicolo da una prassi di prelievo incondizionato di dati ormai evidente a tutti.
La digitalizzazione è una risorsa ma può mettere seriamente a rischio la libertà ed i diritti di tutt*, vedi il recente proposito di manipolare da remoto le utenze elettriche e la sostituzione dei contatori analogici con contatori digitali a valvola tele-gestita.
*Identità e connessione digitale non dovrebbero essere un obbligo né esplicito né implicito: va evitato il divario digitale a danno di anziani, disabili e di tutt* coloro che non si dotano, a proprie spese, di strumenti elettronici aggiornati.
Per questo vi chiediamo di discutere con noi questi 11 punti per sensibilizzare associazioni, sindacati e movimenti a prendere posizione sul tema.
Il video riassuntivo:
“Il video presenta 11 punti di discussione da applicare per difendersi dall’obbligo di digitalizzazione forzata della vita privata e pubblica di tutti/e. Sollecitati dalla recente ipotesi paventata in UE di intervenire da remoto sui contatori elettronici per l’energia elettrica, vogliamo invitare a riflettere su come i problemi globali siano in mano a lobby speculative che poi lasciano alle istituzioni pubbliche il compito di regolamentare in maniera improbabile e autoritaria i comportamenti dei cittadin*, e su come l’uso dei dati personali di ognuno sia ormai palesemente oggetto di un mercato selvaggio.”
E’ possibile aderire* sia personalmemte che come associazione e chiedere il link alla videoconferenza che si terrà a gennaio sulla piattaforma de “Il venerdì libertario”.
Scarica gli 11 punti in formato pdf
Appello contro l’obbligo digitale,
11 punti per la consapevolezza digitale.
- dare sempre una alternativa non digitale ai sistemi di identificazione richiesti per la vita quotidiana (CIE, SPID, uso delle App): nella Pubblica Amministrazione, in banche, fatturazioni, contratti, fascicolo sanitario;
- abolire l’obbligo di consegna di dati biometrici non necessari (impronte digitali nella CIE, nella App bancarie, foto del viso, scanner biometrici al lavoro), e prevedere SEMPRE un’alternativa non penalizzante (per esempio: doppia autenticazione con SMS);
- proporre alternative di autenticazione online alle app basate e distribuite da sistemi proprietari come Google Playstore e Apple Appstore (per esempio: doppia autenticazione con SMS);
- proporre alternative ai sistemi operativi , di e-mailing, e di storage proprietari: a scuola, nel lavoro, nella amministrazioni pubbliche, per tutelare dati personali e libertà di gestione;
- informare e disincentivare la dipendenza da cellulare, videogiochi, e metaverso, attraverso campagne pubbliche;
- limitare il potere digitale delle Major (motori di ricerca ad algoritmo pubblico e trasparente, obbligo di trasparenza in ambito di ricerca sulla I.A.;
- garantire ai cittadini l’accesso ai dati sulla sorveglianza e limitarla (posizione e uso delle videocamere, trasparenza sull’uso dei dati biometrici, come il riconoscimento facciale;
- limitare l’internet delle cose: garantire la possibilità di disconnessione dei prodotti tecnologici acquistati (anche le auto), evitare il 5G e lo spreco di energia per funzioni di supercontrollo
- limitare il capitale privato su spazio e nell’uso dei satelliti, limitare l’uso di droni e altri congegni a rischio di abuso (ad es: le nanotecnologie);
- garantire cellulari e tecnologia con batterie sostituibili, evitare l’obsolescenza programmata dei prodotti elettronici;
- mantenere la libertà dell’uso del denaro contante;
Questi punti sono disponibili in vari formati su:
https://www.obbligodigitale.it
https://www.3x1t.org
E sono stati elaborati da:
Francesca ‘dada’ Knorr (Contro l’internet delle cose)
Michele Bottari (Come sopravvivere all’era digitale)
Tengono inoltre conto del dibattito globale per la libertà del/dal digitale.
Le adesioni all’appello e la discussione saranno resocontati sul sito, scrivici a: partecipa@obbligodigitale.it